Redazione. Ogni giorno un guasto, è quanto sta accadendo da diversi giorni sulla Roma-Pescara, una linea ferroviaria che ha visto il rifacimento delle stazioni ferroviarie con un restyling talvolta avveniristico. Ma il bello non risolve le criticità di una tratta interessata da continui guasti, cancellazione di treni, e quindi trasferimenti dei pendolari con bus sostitutivi di fortuna. Disagi che coincidono con l’emergenza covid, e che provocano ciò di cui non si ha bisogno: “gli assembramenti”. In questo caso però non vi sono interventi di prevenzione rispetto a questi fatti e quanto accade quotidianamente mette a rischio anche la salute pubblica stando ai proclami di ogni giorno.
LE INTERVISTE:
- “Hanno rifatto le stazioni tutte belle, con le pensiline e con nuove sale d’attesa, speravamo che questi interventi proiettassero la linea verso un futuro migliore, invece più si va avanti e più si peggiora”
- “Quella di oggi (ieri 18 gennaio 2021) è una esperienza allucinante – commenta uno studente – siamo ammassati, un pò per il freddo un pò per ascoltare quello che dice un conducente di autobus che si trova in uno stato di confusione nel gestire una situazione simile e tutto con un assembramento di centinaia di persone costrette a scendere dal treno con temperature sotto zero ed attendere gli arrivi degli autobus in gran confusione”.
- “Si sta toccando il fondo, il guasto c’è un giorno sì e l’altro pure, e se ne vanno giornate intere appresso ai guasti dei treni, uno può capi’ che si rompe un giorno, ma ogni dì è una cosa che non po’ esse”
- “Lo scandalo sono le condizioni in cui poi vengono gestiti i viaggiatori, le attese dei bus sostitutivi, il freddo, la tensione nervosa. Ogni giorno che saliamo sul treno non sappiamo cosa ci succederà. Ritardi, cancellazioni di treni.
- “Alla Stazione Termini è diventata una barzelletta sentire gli annunci dei treni cancellati sulla Roma-Avezzano, si decidessero a sistemare quella linea che è da terzo mondo”
- “Se chiedi informazioni alla biglietteria ti rispondono anche male, come accade alla stazione di Avezzano, dove i funzionari di sportello si sentono come forze dell’ordine”
Speriamo che oggi ce la caviamo!