Abruzzo. La trasmissione è “L’ingrediente perfetto”. La presentatrice Roberta Capua. Il sacrilegio: gli arrosticini in padella cotti con il burro e le erbe. E non importa se accanto ci sarebbe andata la polenta e i carciofi croccanti.
Perchè l’Abruzzo è già in rivolta!
Chiaramente i toni sono scherzosi ma raccontano bene quanto accaduto nella puntata di oggi (domenica 10 gennaio) della trasmissione condotta dalla ex bellissima Miss Italia che ha fatto insorgere la rete con commenti divertenti e ironici.
Perché ad essere stato toccato non è un monumento e nemmeno una piazza, non è stato confuso un posto mettendolo in una via piuttosto che in un’altra. Ma sono stati adagiati degli arrosticini sul burro, all’interno di una padella. Sui fornelli!
Che li chiamino rustelle, rostelle, arrosticini (vecchie dispute tutte abruzzesi combattute a suon di bastoncini di legno e carne di pecora… Ma si sa… I panni sporchi si lavano in casa), che siano teramani, aquilani, pescaresi o chietini, i pezzetti di carne di pecora diventati famosi ormai in tutta Italia e anche oltre, vanno cotti rigorosamente sul fuoco di una canalina piena di scoppiettante carbonella.
Diciamo alla brace, in generale. Che sia su un balcone, in un giardino o in un ristorante.
Dal gruppo satirico “Il cencio” a quello che raccoglie i fan dell’Abruzzese fuori Sede, il “gruppo agricolo”, da una bacheca all’altra della patria di Ovidio, D’Annunzio e Silone si è urlato allo scandalo! Sì, si scherza… Ma nemmeno tanto…
Gli abruzzesi in fondo sono forti e gentili… Proveranno a perdonare.
Ora sarebbe giusto però che la parola passasse allo chef che vanta natali tra i monti D’Abruzzo. A Niko Romito, che in questi giorni ci ha tentato di post in post con le sue bombe alla crema… Chiediamo un attimo attenzione sulla “ciccia d’Abruzzo”: “Cos’hai da dire tu, chef?”.