L’Aquila. La circolazione del nuovo coronavirus in Italia, “quantificata tramite la curva della percentuale dei casi positivi sui casi testati, è in aumento. Ci sono, comunque, segni iniziali di frenata dell’aumento grazie alle misure restrittive di Natale-Epifania. Va però tenuta un’attenzione massima nelle prossime settimane”. Lo sottolinea il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).
“Dal 20 dicembre circa, la percentuale media di positivi è stata in aumento, con valori medi nelle ultime tre settimane pari a 22%, 27% e 30% ed il valore di oggi pari al 30%. Questa settimana o la prossima, in base ai calcoli – afferma – il valore medio diminuirà. Sembra quindi che le misure restrittive stiano iniziando a limitare gli effetti dell’aumento dei
contatti tra persone iniziato con le attività pre-natalizie, shopping, etc. e proseguito con gli incontri delle festività, dal Natale fino all’Epifania”. Ora, aggiunge l’esperto, “ovviamente c’è l’incognita del ritorno a zona gialla della stragrande maggioranza delle regioni-province autonome. Infatti, dai calcoli, risulta che la quasi totalità delle regioni-province autonome che a novembre sono state almeno una volta gialle, presentano nell’ultimo periodo un aumento delle terapie intensive, mentre questo avviene in minima parte per le altre”. C’è poi “l’incognita della ripresa della didattica in presenza. La maggioranza delle regioni-province autonome ha deciso di non ripartire in presenza dall’11 gennaio, ma di aspettare. Inoltre, in questo mese ci sono le condizioni più favorevoli alla circolazione del coronavirus e dell’influenza. Spero quindi – conclude Sebastiani – che, sia a livello istituzionale sia individuale, verranno adottate delle misure adeguate”.