Sottoscritto presso il Ministero della Salute e alla presenza della Sottosegretaria di Stato alla Salute, Sandra Zampa, l’Accordo di collaborazione tra il Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno e l’Istituto Nazionale per la promozione delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (INMP) relativo alla salute delle persone ospitate nel sistema di
accoglienza per migranti durante il Covid-19.
“Rientra in un quadro più ampio di collaborazione interistituzionale tra il Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione e l’INMP e rappresenta uno strumento utile per la conoscenza della diffusione del Coronavirus nelle strutture di accoglienza”, dice in una nota Zampa. La validità dell’accordo – si legge nella nota – è per l’intera durata dello stato di emergenza nazionale e prevede l’organizzazione e la gestione di strumenti informativi che consentano di affrontare nel migliore dei modi la diffusione del virus nelle strutture di accoglienza e di adottare le principali misure di prevenzione e mitigazione dell’epidemia. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso il completamento, al 31 dicembre 2020, dell’Indagine nazionale sulla diffusione del contagio nell’ambito delle strutture facenti parte del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati condotta da INMP tra l’11 maggio e il 12 giugno 2020; attraverso la ricognizione trimestrale dell’attuazione, all’interno delle strutture di accoglienza, delle “Indicazioni operative ad interim per la gestione di strutture con persone ad elevata fragilità e marginalità socio-sanitaria nel quadro dell’epidemia di COVID-19”, pubblicate dall’INMP nel luglio 2020 e aggiornate nell’ottobre 2020; infine, attraverso il tracciamento dei nuovi casi di positività al SARS-CoV-2 nelle strutture del sistema di accoglienza.