L’Aquila. “Il Partito Democratico aquilano – dopo 11 anni – si ricorda del problema delle “case rifugio” e annuncia delle proposte per risolvere l’annosa questione. Fanno sorridere le esternazioni di un Consigliere Regionale del PD cittadino, che – dopo essere stato capo di Gabinetto dell’amministrazione Cialente e poi Presidente della Commissione Territorio nella “X Consiliatura Regionale” – solo oggi si attiva con pomposi comunicati stampa e annuncia proposte per una eventuale risoluzione”, dichiara Roberto Santangelo vicepresidente vicario del Consiglio regionale dell’Abruzzo.
“Una semplice domanda a questo Consigliere: perché non ha agito prima? Perché non ha presentato proposte quando era in maggioranza e presiedeva proprio la Commissione territorio? Poteva e doveva affrontare il problema avendo avuto ruoli di rilievo, ma solo dopo il mio emendamento alla legge urbanistica n° 29/2020, ha ritrovato vigore e annuncia proposte risolutive. Con la mia iniziativa – come riconosciuto da Stefano Palumbo – la problematica è tornata centrale nel dibattito politico non solo aquilano ma regionale e per la prima volta si è a un passo dal dare una risposta concreta ai tanti cittadini che vivono una situazione di precarietà che persiste da oltre un decennio. Ricordo che la Pubblica amministrazione parla per atti e non per annunci quindi alle chiacchiere rispondiamo con i fatti e con serie proposte normative. Abbiamo già presentato un progetto di legge di “leale collaborazione” finalizzato a modificare il testo attuale dando doveroso seguito alle osservazioni fatte dal Consiglio dei Ministri per rendere coerente la norma con quanto indicato dall’Esecutivo nazionale.
Ricordo al Consigliere regionale in questione che l’unica beffa amministrativa per la Città dell’Aquila è stata la sua proposta di legge per “L’Aquila Capoluogo”, bocciata dalla Corte Costituzionale.
L’auspicio è che le opposizioni si mostrino responsabili, proprio in un momento come quello che stiamo vivendo, e collaborino con noi per risolvere una problematica che non ha colore politico e che dopo 11 anni si provi a dare risposta a tante famiglie, ancora in attesa di comprendere quale sarà la loro sorte”, conclude Santangelo..