Pescara. La pandemia non spegne le speranze e ancor meno le operazioni d’emergenza sui territori dell’Abruzzo forte e gentile. In occasione della giornata internazionale della montagna, il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese rende noti i numeri degli interventi 2020, aumentati di circa il 30% rispetto allo scorso anno con 146 operazioni e incrementati del 40% nella cifra delle persone soccorse, per l’esattezza 216.
Il presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo Daniele Perilli sottolinea come anche quest’anno la montagna abbia manifestato la sua attrattiva sulle vecchie e nuove generazioni, richiamando a sé un alto numero di turisti e di come rimarrà punto centrale nel loro lavoro la divulgazione di una cultura della prevenzione.
“È necessaria un’adeguata preparazione fisica per approcciare la montagna in sicurezza; occorre comunicare il luogo dell’escursione e il presunto orario di rientro; scegliere abbigliamento e attrezzature tecniche idonei alla destinazione; portare sempre il cellulare e una piccola dotazione di primo soccorso” e prosegue Perilli “controllare sempre il meteo prima di affrontare un’escursione o una scalata; studiare i percorsi e avere le cartine della zona scelta per l’escursione; portare bevande ed alimenti idonei; se non si ha esperienza, affidarsi alle Guide Alpine e agli Accompagnatori di Media Montagna del CAI. Scaricare inoltre l’App Georesq per essere localizzati, che è gratuita per soci del Cai; in caso di necessità chiamare il 118 e attivare il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo”.
Ma un’altra considerazione appare evidente: la montagna in inverno non è rappresentata solo dallo sci: fondo, scialbissimo, ciaspole, slittino e passeggiate sulla neve esaltano un mercato italiano che conta circa 700 milioni di fatturato in costante crescita annuale e un milione di praticanti già all’attivo.
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