
“Abbiamo avuto modo di toccare con mano”, ha detto D’Eramo, “l’enorme lavoro portato avanti dal direttore generale Di Giosia che ha potenziati i servizi esistenti e ha pianificato quelli dell’immediato futuro per affrontare al meglio l’emergenza Covid e rendere il sistema della sanità più efficiente e vicino ai cittadini. Sul fronte dell’emergenza Covid è stato aumentato da 12 a 78 unità il personale dedicato alla sorveglianza, alla prevenzione, al tracciamento e ai tamponi. Questo ha consentito di porre un argine importante in un momento di grave recrudescenza della pandemia e di sviluppare un modello che ha permesso di circoscrivere al massimo l’espansione dei focolai. Attualmente nel Teramano sono ricoverati 227 pazienti. L’Asl ha inoltre individuato un Covid hotel e una residenza sanitaria assistita come luogo di quarantena per le persone clinicamente guarite ma non ancora negative. In cinque mesi, poi, è stato messo a punto un laboratorio che, una volta a regime, processerà 500 tamponi al giorno, inoltre l’azienda sanitaria di Teramo è stata la prima a ottenere i finanziamenti per il potenziamento della rete ospedaliera Covid in modo da dare il via all’esecuzione dei lavori con tempestività.
“In particolare è in corso di realizzazione il terzo lotto dell’ospedale di Teramo che sarà tutto dedicato al Covid, anche attraverso lo spostamento del servizio di 118 e la realizzazione di percorsi ben separati tra i pazienti Covid e no-Covid. Peraltro tutti gli ospedali della provincia sono stati attrezzati con reparti di osservazione breve Covid in modo da evitare la penosa attesa dei pazienti all’interno delle ambulanze; grazie ai sei drive-in per i tamponi si è riusciti a dare copertura immediata alle esigenze di controllo e verifica dei contagi. Siamo molto soddisfatti di quanto abbiamo potuto toccare con mano: l’Asl di Teramo rappresenta un esempio da seguire nella lotta alla pandemia”, conclude D’Eramo.