L’Aquila Da qualche giorno nessuno lo aveva visto, neanche a passeggio sotto casa con il suo cane, poi ieri la terribile scoperta. Massimo Parisse, 32 anni, è stato trovato morto, in via Antica Arischia dai vigili del fuoco che per entrare in casa sono stati costretti a rompere una delle finestre dell’appartamento al secondo piano. Nell’abitazione un’aria irrespirabile e sul pavimento della camera da letto, il corpo del giovane, la cui morte sarebbe avvenuta almeno una decina di giorni fa, quasi irriconoscibile anche perché probabilmente morso dal suo cane rimasto intrappolato in casa. Per terra anche alcuni flaconcini di medicinali. Nulla da fare per i vigili del fuoco e per gli operatori del 118 che hanno atteso l’arrivo delle pattuglie della polizia. Alcuni vicini di casa, i pochi rientrati in quelle palazzine riparate dopo il sisma, hanno raccontato di aver sentito, soprattutto di notte, l’abbaiare insistente di un cane, quasi un pianto. Probabilmente a tenere svegli i vicini era proprio il cane del 32enne, una bestiola di circa otto mesi, rimasto per giorni chiuso in casa con il suo padrone ormai morto. La telefonata ai vigili del fuoco è arrivata ieri poco prima delle 13. Pochi minuti dopo la terribile scoperta e subito il viavai dei familiari che speravano di trovare l’appartamento vuoto e di scoprire che il ragazzo, così come era già avvenuto in passato, aveva deciso semplicemente di lasciare per qualche giorno la città e di non rispondere al telefonino. L’appartamento è stato accuratamente ispezionato dagli agenti della squadra Volante e della Mobile a cui sono state affidate le indagini volte a chiarire le cause del decesso con l’ausilio dell’autopsia che verrà eseguita probabilmente oggi. Tra gli agenti in servizio ieri c’è chi ha ricordato un’altra vicenda drammatica accaduta anni fa alla stessa famiglia. Era l’ottobre del 2001 quando scattò l’allarme per la sparizione di una donna, il cui corpo venne ritrovato alcune settimane dopo da un escursionista nei pressi del poligono di tiro, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Quella donna, Maria Pia Giambattista, uscita di casa senza portare nulla con sé, era proprio la madre di Massimo. Il giovane, che lascia il padre e un fratello, era andato da tempo a vivere da solo. Una famiglia segnata dal dolore. La salma è stata trasferita nel pomeriggio all’obitorio dell’ospedale San Salvatore, mentre il cucciolo è stato preso in cura dai suoi familiari.