Roma. E’ in via di definizione il protocollo completo per le cure che è destinato a fornire importanti indicazioni che potrebbero rivelarsi fondamentali per i prossimi mesi al fine di scongiurare la saturazione di ospedali e terapienintensive.
Molti esperti del settore medico concordano sul fatto che molti dei pazienti con coronavirus ricoverati in ospedale si sarebbero potuti curare a casa e sta proprio in questo una delle finalità del protocollo in questione: consentire cure a casa e dirottare i posti letto verso coloro che ne hanno assoluto bisogno.
Con le indicazioni del Cts si dovrebbero abbattere tutti i dubbi di terapia per il Covid ma resta la discrezionalità da parte dei medici, perchè la malattia si sviluppa in modalità differenti e sta alla sensibilità del medico capire quando cominciare con la somministrazione dei farmaci. Il cortisone, per esempio, va somministrato non prima di 72 ore dalla comparsa dei sintomi della malattia nel caso in cui ci sia un peggioramento della saturazione del sangue. Il Cts dice no all’eparina. Nonostante questo farmaco venga consigliato da alcuni protocolli, per il Cts andrebbe utilizzato solo se il paziente è costretto a lungo a letto a causa del coronavirus, in assenza di prove che ne dimostrino i benefici su pazienti non ospedalizzati o immobilizzati. Vitamine e Integratori? Inutili per contrastare il Covid.