L’Aquila. Nell’apprezzare l’iniziativa che l’Azienda locale Asl1 sta mettendo in piedi con la collaborazione di tutte le istituzioni territoriali e regionali per uno screening di massa che permetta sull’esempio di altre città e territori italiani di operare e /o recuperare un tracciamento dei soggetti positivi asintomatici quanto mai fondamentale, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia dell’Aquila ha inteso aderire a tale iniziativa al fianco dei Medici e di quanti potranno e stanno già dando un fondamentale contributo. I professionisti Infermieri, sono pronti a fare la loro parte come hanno e stanno dimostrando quotidianamente.
“Riteniamo che tale tracciamento sia fondamentale in linea con quanto da più parti è affermato per poter contenere il contagio e operare una pianificazione e una programmazione che abbiano un senso.
Il ns è un territorio vastissimo ed è inutile ripetercelo e la collaborazione di tutti è fondamentale perché il tempo lo vogliamo come alleato e non come nemico! Se tale iniziativa è in gratuità per tutti i professionisti sanitari che interverranno siamo comunque pronti a metterci a disposizione e a collaborare con chi si occuperà di logistica, di sicurezza e di organizzazione. Gli Infermieri sono professionisti che concretamente tutti i giorni si mettono a disposizione e questo è uno sforzo sullo sforzo dato il grande impegno già abbondantemente profuso nelle attività lavorative quotidiane
ma NON possiamo rinunciare, non è nella ns indole. Dire che il tracciamento è saltato e non si può fare più nulla, equivale a dire che ci siamo arresi ma noi non ci siamo arresi, tutti faremo la nostra parte. Noi ci siamo in barba a quanto sentiamo e viviamo tutti i giorni sulla ns pelle, in barba a notizie mediatiche che fanno accapponare la pelle e in barba alle tantissime lacune fin troppo datate di tipo culturale, organizzativo, economico e di riconoscimento sociale della ns professione di cui siamo davvero stanchi. Siamo un esercito la cui attenzione è sempre concentrata sul ‘prendersi cura’ ma, siamo davvero esausti e ci aspettiamo che, terminata la pandemia Covid siano prese in seria considerazione le istanze di una professione che vuole essere di aiuto solo se riconosciuta come quello che è da oramai 21 anni di normativa nazionale.
“Siamo sicuri che questo non sarà l’ennesimo appello destinato a cadere nel vuoto perché siamo determinati a far valere tutto quanto necessario affinché i servizi e le competenze che mettiamo in campo tutti i giorni non siano solo riconoscimenti astratti ma fattivi e concreti come il servizio che prestiamo. Non più solo Eroi. Un ringraziamento dall’Ordine delle professioni a tutti gli Infermieri per il lavoro che svolgono con dedizione ogni giorno all’interno delle strutture e sul territorio”.