Chieti. Sono stati pagati i circa 600 dipendenti della casa di cura privata “Villa Pini” di Chieti, all’epoca di proprietà dell’imprenditore Vincenzo Angelini, dichiarata fallita il 17 febbraio 2010 dal tribunale di Chieti e successivamente venduta all’asta. Esprime soddisfazione la Uil Fpl di Chieti, che ha seguito passo passo la vicenda. “Siamo finalmente arrivati a una conclusione positiva”, dice Marco Angelucci, segretario provinciale Uil Fpl, “possibile grazie a un lavoro di squadra che ha visto protagonisti la curatela e i sindacati. Abbiamo sempre messo al centro i lavoratori, con un lavoro chirurgico, e solo la tenacia e la pazienza che ci contraddistinguono hanno reso possibile la composizione di una vicenda oggettivamente complessa, fatta di colpi di scena, incomprensioni, rinvii e difficoltà oggettive”.
Dopo la dichiarazione del fallimento, e nel corso degli anni, si è definito il ruolo della Asl di Chieti che, da potenziale creditrice, si è trasformata in debitrice nei confronti della Curatela fallimentare, con un esborso finale di 19 milioni di euro che erano dovuti alla clinica per prestazioni effettuate. “Ora, finalmente, è stata messa la parola fine”, continua Angelucci, “almeno per i lavoratori: con soddisfazione, infatti, possiamo dire che ci troviamo di fronte a uno dei pochi casi di fallimento in cui i dipendenti vedono soddisfatte le loro legittime richieste”.
Discorso diverso per gli altri attori di questa vicenda. “Se è vero che i liberi professionisti hanno ottenuto una consistente parte del dovuto, mancano all’appello ancora i fornitori, e non è ancora definita la trattativa Maristella. Quello che possiamo assicurare”, conclude Angelucci, “è che noi continueremo a seguire la vicenda, fino alla conclusione definitiva per tutti i protagonisti”.