Pescara. Resta alta l’attenzione sul quartiere Rancitelli di Pescara da parte delle forze dell’ordine, con servizi disposti dal prefetto Di Vincenzo e organizzati dal questore Misiti con il fine di garantire continuità alla incessante azione di contrasto alla criminalità diffusa e, nel contempo, rassicurare, attraverso la propria presenza, i cittadini che vivono in quella area. Ieri pomeriggio, la polizia di Stato (questura e reparto prevenzione crimine Abruzzo), con il prezioso contributo delle unità cinofile antidroga e anti esplosivo, hanno passato al setaccio la zona.
Tra i risultati di rilievo, l’arresto in via Lago di Capestrano di S.S., 41 anni, appartenente a una famiglia Rom del posto, sorpresa a spacciare droga e trovata in possesso di 6 grammi di cocaina.
Inoltre, è stato controllato un bar del quartiere al cui interno sono state identificate diverse persone con precedenti di Polizia: tra loro un uomo della zona sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di P.S. e un altro destinatario dell’avviso orale. Entrambe le misure di prevenzione impongono di non frequentare persone con precedenti e di non recarsi in luoghi di ritrovo dei medesimi; pertanto i due sono stati denunciati per la violazione delle prescrizioni.
Questo è il compendio dell’attività. Sono state identificate 103 persone, controllati 61 autoveicoli e un esercizio commerciale. È stata arrestata una persona, mentre due persone sono state denunciate in stato di libertà. Sono state riscontrate due contravvenzioni al C.d.S. ed effettuati due controlli degli arresti domiciliari. Infine, sono stati sequestrati 8 grammi di cocaina e 4.7 grammi di marijuana.
Nello stesso quartiere, il giorno prima, la squadra mobile ha messo a segno un altro arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio, eseguito nei confronti di S.G., pescarese di 30 anni, con precedenti di polizia specifici, trovato in possesso di 165 grammi di cocaina, 1.8 grammi di marijuana e 1.4 di hashish oltre a sostanza da taglio, materiale per il confezionamento della sostanza, un bilancino elettronico e un manoscritto con annotati nomi e cifre verosimilmente riconducibili ad attività di spaccio. Gli agenti hanno proceduto al controllo di S.G. dopo aver scoperto che aveva la disponibilità di un appartamento diverso da quello di residenza, verosimilmente utilizzato per nascondere la droga. La perquisizione locale ha confermato i sospetti, permettendo di rinvenire le sostanze stupefacenti e facendo scattare le manette ai polsi di S.G., ristretto ai domiciliari in attesa della convalida dell’arresto.