L’Aquila. Meritocrazia Italia ha dedicato il mese di ottobre allo studio del problema del ‘Precariato in Italia’.
La condizione instabilità e provvisorietà, non soltanto lavorativa, che affligge migliaia di cittadini e che non è prossima al superamento, è stata indagata nelle ragioni e nelle potenziali soluzioni. Lo studio ha investito ogni settore a priorità di intervento (turismo, formazione, ambiente, infrastrutture, innovazione, politiche agricole, servizi sociali, etc.).
Attraverso il lavoro sinergico di Dipartimenti e coordinamenti territoriali e l’organizzazione di tavoli di confronto con realtà locali e categorie interessate, Meritocrazia ha elaborato risposte concrete a questioni come lavoro nero, inadeguatezza salariale, iniquità nella distribuzione delle opportunità, nuova instabilità dei lavoratori autonomi e dei lavoratori della p.a., barriere all’accesso delle professioni, dispersione delle risorse umane, ridotte opportunità di formazione delle competenze, immigrazione e inadeguato sostegno alle categorie a maggiore fragilità.
È emerso in quale misura la fluidità del contesto sociale ed economico spieghi riflessi sul piano dell’identità del singolo, nell’ambiente familiare e sociale, procurando una vulnerabilità capace di assumere forme diverse. Ma è certo che l’invocazione di maggiori continuità, sicurezza e inclusione pu trovare soddisfazione soltanto grazie alla fattiva collaborazione di cittadini e Istituzioni.
È indispensabile riscoprire l’importanza della logica di progettualità, per la costruzione di opportunità di realizzazione delle ambizioni personali, a presidio di quell’esistenza libera e dignitosa che è diritto fondamentale di tutti.
Per altro verso, compito dei singoli è quello di accogliere la dimensione della flessibilità, imposta dai tempi, e sviluppare maggiore disponibilità al cambiamento e all’acquisizione di nuove competenze, per fare della precarietà un’opportunità.
Come sempre, Meritocrazia Italia ha aperto al confronto con chiunque abbia mostrato desiderio di dare il proprio contributo costruttivo, nel desiderio di partecipare alla riconquista di un equilibrio sociale retto da merito ed equità.