“Il documento dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e il sistema di monitoraggio che abbiamo condiviso con scienziati e Regioni ha una serie di ipotesi che devono scattare automaticamente. Se
un Rt (indice di contagiosità) supera un certo livello, oggi ci sono 11 Regioni oltre 1,5 e 2 regioni oltre, allora alcune misure già previste dal piano che abbiamo condiviso e aggiornato insieme devono scattare in automatico”. Lo avrebbe detto il ministro delle Autonomie Francesco Boccia al vertice con gli Enti locali sul nuovo Dpcm in gestazione.
“Non si deve prendere una decisione univoca sulla scuola ma deve dipendere dal grado di Rt in ogni regione. Il governo nazionale è al vostro fianco per eventuali ulteriori restrizioni condivise a partire dalla mobilità regionale e possiamo decidere di adottare ulteriori misure, ma ogni presidente
di regione può intervenire in base alle esigenze e criticità del proprio territorio. Le regioni che singolarmente chiudono alcune attività o riducono gli orari in base all’attuazione del piano condiviso sull’andamento epidemiologico devono sapere che saremo al loro fianco con ogni forma di sostegno”, avrebbe detto ancora Boccia.