San Salvo. “Abbiamo appreso della condanna dell’automobilista che ha patteggiato la pena e che con una serie di attenuanti si è visto comminare una pena di due anni di reclusione. Rispettiamo la sentenza dei giudici, come è doveroso per tutti, ma facciamo fatica ad accettarla. Non è possibile che nel nostro sistema giudiziario il danneggiamento rischia di essere punito in maniera più grave di un omicidio stradale”. A parlare sono i sindaci di San Salvo, Tiziana Magnacca, e di Fresagrandinaria, i due paesi di cui erano originari Emiliana Colitto (29) e Marco Forlano (23), travolti e uccisi nel settembre del 2018 ad un incrocio a Milano mentre viaggiavano in sella ad una moto.
Secondo i due sindaci “occorrerebbe al più presto una ridefinizione normativa che alzi la soglia della pena base per questo reato. Per questo”, sottolineano, “possiamo comprendere lo sgomento delle famiglie per una sentenza difficile da accettare, dove la pena è del tutto sproporzionata rispetto ad un reato che ha spezzato la vita di due giovani ragazzi. Siamo vicini ai genitori e ai familiari di Emiliana e Marco, due famiglie distrutte da un dolore inconsolabile per avere perso due giovani con la prospettiva di una lunga vita”.