L’Aquila. “Riceviamo con grande preoccupazione la forte richiesta di aiuto dei circoli e associazioni a seguito delle nuove misure del governo per contenere il rischio di diffusione dei contagi. I centri ricreativi, sociali e culturali, tra l’altro spina dorsale del volontariato, sono dei punti di riferimento e offrono servizi importanti, anche per le comunità locali più piccole. Costituiscono una rete che rappresenta un valore caratteristico dell’Abruzzo”. Lo affermano Michele Fina e Valerio Antonio Tiberio, rispettivamente segretario e responsabile terzo settore del Partito Democratico abruzzese.
Fina e Tiberio ritengono fondamentali “la sospensione dei canoni delle concessioni pubbliche e i contributi per il pagamento dei canoni di affitto a privati: su questo è necessario l’intervento della Regione che non si è ancora attivata a sostegno di queste realtà” e in parallelo “la costituzione di un tavolo di lavoro a cui prendano parte oltre alla Regione stessa, l’ufficio di presidenza ANCI e il terzo settore per affrontare i problemi dell’associazionismo a 180 gradi, per esaminare soluzioni su alleggerimento costi, esonero di canoni, esonero TARI, anche attraverso aiuti regionali diretti o ai Comuni come è giustamente avvenuto in altri casi. Il tavolo dovrebbe affrontare anche la necessità di linee guida per aiutare il volontariato a riconvertire le proprie attività come la domiciliarità leggera, i trasporti, l’erogazione di beni di prima necessità, per citarne alcune”.
“Facciamo nostro l’appello affinché le loro attività di somministrazione riaprano i battenti quanto prima senza subire disparità rispetto alle attività commerciali analoghe, e ci stiamo attivando presso il governo a questo proposito. A tutti i livelli lavoreremo attraverso i nostri rappresentanti per confermare quanto sia fondamentale il ruolo del volontariato e dell’associazionismo per le nostre comunità, a rinforzo delle reti di solidarietà, a sostegno concreto dei più deboli che non devono essere dimenticati, soprattutto durante una pandemia come questa” concludono Fina e Tiberio.