Pescara. L’Abruzzo è quella regione che fa del senso di appartenenza un proprio segno distintivo. L’attenzione alle tradizioni, al rispetto delle stesse, ma anche alla riscoperta e alla valorizzazione delle eccellenze presenti negli angoli delle quattro province, ne caratterizza il forte attaccamento al territorio da parte dei suoi abitanti, forti e gentili, per dirla con Primo Levi. Il vino è senza dubbio tra le peculiarità di questa terra. Racconta le sue origine, il suo retaggio culturale, la sua tradizione contadina.
Ciò che, inoltre, caratterizza l’Abruzzo è la multiformità dei suoi paesaggi. Si può sciare guardando direttamente il mare. E scusate se è poco. Tra zone montane, collinari e marittime, viene realizzato quasi ovunque e quasi sempre con risultati ben più che soddisfacenti.
Eccezion fatta per il Moscato, marchio di fabbrica della cantina Tenuta Secolo IX, direttamente da Castiglione a Casauria.
La cantina sorge a circa 300 metri sul livello del mare, circondata da tre montagne simbolo della regione: il Gran Sasso, il Morrone e la Majella. Non molto lontano vi sono due parchi nazionali, il mare e alcuni tra i luoghi più attrattivi che si possa visitare, cioè gli eremi di Celestino V. Anche questi simbolo dell’Abruzzo. Una posizione invidiabile, che non mancherà di affascinare turisti e curiosi.
Il Moscato, dicevamo. Ricavato da uno tra i più antichi vitigni autoctoni del territorio, fino a una ventina di anni fa era addirittura considerato un prodotto in via d’estinzione. La disponibilità del biotipo “casauriense” era limitata e la lavorazione sempre più di nicchia ne ha minacciato la sparizione. La posizione geografica dove sorge l’azienda non è casuale. Qui, infatti, per circa 400 anni queste vigne hanno dimorato, testimonianza di una storia vitivinicola di lungo corso. L’eredità è passata alla cantina Tenuta Secolo IX che ora lo esibisce con vanto e orgoglio. Giustamente, aggiungiamo noi.
Le origini di questo vino affondano le radici nella meravigliosa storia dell’Abbazia di San Clemente a Casauria, fondata nel secolo IX d.c., quando veniva usato come vino da messa.
Un passito di lunga tradizione, ma con uno stile reso moderno attraverso la selezione massale dei Moscatelli più aromatici e acidi e da un processo di vinificazione che mira ad esaltarne i freschi aromi primari, che sono lasciati ad appassire naturalmente sulle piante in modo da concentrare zuccheri, sapori e odori unici.
Il risultato? Un gusto mediterraneo, variegato nei profumi, morbido e dolce al palato, come si confà alla tipologia passito, ma che non stanca mai perché supportato da un’acidità che la lascia sempre fresco. Un vino eclettico, godibile da chiunque e capace di accontentare palati esperti e meno esperti. Insomma, un’eccellenza abruzzese.
Tenuta Secolo IX
Contrada Vicenne, 5/A – Castiglione a Casauria (PE)
www.tenutasecoloix.it
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