L’Aquila. “Se Giuseppe Conte e i suoi Ministri, avevano intenzione di procurare una ecatombe nel nostro Paese, la chiusura alle 18 di molte attività produttive è la mossa più profetica che potevano compiere, tra le tante finora messe in atto. Abbassare le serrande a quell’ora, in realtà significa apporre i lucchetti alle porte di migliaia di attività italiane”, ha commentato il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Guerino Testa.
“In una parola il blocco di fette importanti della nostra economia, tra cui i locali, i ristoranti e il comparto dello sport. Per questa ragione ho convocato questa mattina un summit d’urgenza con i
dirigenti territoriali del partito, e dopo una attenta analisi del Dpcm , abbiamo deciso di sollecitare tutti gli amministratori di Fdi alla remissione delle deleghe di competenza, nelle mani di Conte. Decisione già messa in atto dall’assessore Cremonese e che appoggio appieno, in qualità di capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e componente della III Commissione “Attività Produttive”. Non si tratta di fare polemica ma di non rendersi complici e corresponsabili di un disastro economico che non potrà certo essere evitato con la corresponsione, non si sa quando, di blandi sussidi economici. Che la priorità assoluta sia la salute pubblica non v’è d’ombra di dubbio, ma non è questa la soluzione più logica né più opportuna da intraprendere. Ci vuole equilibrio e buon senso nel fare scelte di questa portata in un momento storico in cui si sta vivendo sull’orlo di una
crisi davvero senza precedenti. A nulla sono valse le dure reazioni dei commercianti e delle associazioni di categoria, oltre che le richieste delle Regioni durante i vari incontri svoltisi nei giorni scorsi. Questo Governo, invece, è stato davvero capace di concepire un tale insensato provvedimento che sarà in grado solo di determinare una strage di massa e non certo di ottenere i risultati sperati. Naturalmente il mio auspicio è che Conte ci ripensi e che comunichi all’Italia intera di essere davvero al fianco dei cittadini. Si può sbagliare, ma si è ancora in tempo per porre rimedio”.