Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm sulle misure anti-Covid, che entrerà in vigore da domani, lunedì 26 ottobre, fino al 24 novembre. Tra le nuove misure adottate, la chiusura alle 18 di bar e ristoranti, che però potranno aprire la domenica e i festivi (come richiedevano i presidenti delle Regioni), allo scopo di limitare le riunioni familiari. Ma si apprende che il governo starebbe accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie più toccate dalla stretta. Un consiglio dei ministri potrebbe essere convocato nelle prossime ore.
Il governo ha respinto la richiesta delle Regioni di adottare la didattica a distanza al 100%, ma saranno i presidi a decidere la quota di Dad, che in caso di necessità potrà arrivare anche al 100%. Da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes (bisogni educativi speciali). In ogni caso, l’attività didattica per il primo ciclo di istruzione (scuola materna, elementare, media) e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Inoltre, si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati: nel testo del Dpcm firmato dal premier è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza.
I membri del comitato tecnico-scientifico hanno espresso perplessità rispetto alla raccomandazione di limitare lo spostamento tra i Comuni (che tuttavia, come lo spostamento tra regioni, non è vietato), e forti riserve rispetto all’autorizzazione di svolgere fiere internazionali (considerato che sono state fermate tutte le strutture sportive – tra cui palestre, piscine e impianti sciistici -, i cinema, i teatri e le sale giochi).