Teramo. “Il recente rinnovo delle cariche sociali della Banca Popolare di Bari – afferma l’Onorevole Valentina Corneli – è stato penalizzante per la Regione Abruzzo ed in particolare per la Provincia di Teramo. Infatti nessun abruzzese è stato eletto nel consiglio di amministrazione, nonostante la nostra Regione rappresenti oggi la prima realtà, in quanto a presenza territoriale”.
“Inoltre, come ciò non bastasse, il nuovo assetto territoriale dell’Istituto prevede il taglio di ben 15 filiali in Abruzzo: 8 in provincia di Teramo, 4 in provincia di L’Aquila, 2 a Pescara e 1 a Chieti. Mentre invece lo stesso piano prevede il taglio di 8 filiali nelle Marche, 5 in Campania, 2 in Puglia e 1 in Basilicata”.
“Ciò vuol dire che oltre il 50% dei tagli complessivi riguarda la nostra Regione. Crediamo nella creazione di una “Banca del Sud”, come primo tassello per la realizzazione di una banca pubblica di investimento, ma il suo management non può pensare di cancellare la presenza capillare dell’Istituto in una regione chiave come l’Abruzzo”.
“Il rischio – conclude – è quello che la Banca Popolare di Bari perda il suo legame con i cittadini e le realtà imprenditoriali del territorio, e questo non è funzionale al progetto che come MoVimento 5 Stelle abbiamo in mente. Pertanto farò il possibile per avviare una interlocuzione a tutti i livelli, facendo pressione sul PD (titolare del Dicastero dell’Economia), affinché chiarisca e rimoduli gli obiettivi del piano di sviluppo della Banca Popolare di Bari”.