Chieti. “Ho preso contezza di quanto accaduto e delle dichiarazioni rilasciate dal direttore generale, Thomas Schael, nei confronti degli operatori sanitari che nel corso della prima ondata della pandemia sono rimasti contagiati per salvare vite umane. Personale che, secondo testimonianze e prove varie, a detta di Schael si era infettato per propria “stupidità” e non perché si era privi dei dispositivi di protezione”. A dirlo è Luigi D’Eramo, deputato e segretario regionale della Lega, circa la riunione sindacale tenutasi il 6 ottobre sulla premialità Covid-19.
“Credo che la civiltà di uno Stato, di un governo o di un direttore generale si misuri anche attraverso la protezione e la sicurezza che riesce a dare sul lavoro ai dipendenti del compartimento sanitario ma, soprattutto, dal rispetto. Condanno fermamente le infelici parole utilizzate da Schael e, nelle prossime ore, mi confronterò sul da farsi con Nicoletta Verì, assessore con delega alla sanità, e con il presidente Marco Marsilio” conclude.