Pescara. La Procura di Pescara ha chiesto l’archiviazione per Pierfrancesco Muriana, ex capo della squadra mobile del capoluogo adriatico finito al centro di un’inchiesta per calunnia a margine della vicenda giudiziaria nata in seguito al disastro dell’hotel Rigopiano dove, il 18 gennaio 2017, morirono 29 persone sotto le macerie dell’edificio travolto da una valanga.
La vicenda, scrive oggi il quotidiano ‘Il Messaggero’, prese le mosse da una contro-denuncia presentata dall’avvocato Monica Passamonti per conto del carabiniere forestale Michele Brunozzi. Oltre al processo principale, ci sono un procedimento bis per depistaggio e inchieste parallele “che hanno finito per coinvolgere quasi tutti coloro che presero parte alle indagini”.
Tra questi Muriana, che presentò un esposto in Procura contro tre carabinieri forestali, sostenendo che i militari ostacolarono le indagini sul depistaggio dell’inchiesta. L’esposto “fece scattare un’indagine sui forestali, per falso materiale e falso ideologico, ma le accuse risultarono del tutto infondate e il giudice archiviò su richiesta della stessa Procura”. A luglio scorso Muriana, ascoltato in Procura, ha spiegato ha le ragioni per le quali aveva presentato l’esposto.
“Dopo avere raccolto tutti gli elementi i magistrati” scrive il Messaggero”si sono convinti che non ci fu dolo e che le accuse mosse da Muriana contro i forestali, pur essendo risultate infondate, furono semplicemente il frutto di un pur grave errore di valutazione”.