Chieti. “I sindaci sono fondamentali, i sindaci sono vita e vi faccio un esempio sull’immigrazione: nelle ultime ore sono sbarcati altri duecento di questi eleganti signori che secondo qualcuno scappano dalla guerra, ma ormai tutti hanno capito che la guerra ce la portano in casa. Cosa succederà a fine settembre? Perché fino alle elezioni non fanno nulla, ma non ne possono mica tenere venti-trentamila in Sicilia, inizieranno a chiamare, dalla a alla zeta, guida dei Comuni italiani, e li chiameranno perché lo hanno fatto, non sanno più dove metterli”.
Lo ha detto questa mattina a Chieti Matteo Salvini nel corso di un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, espresso dalla Lega, Fabrizio Di Stefano. Presenti, secondo gli organizzatori, circa 800 persone.
“In questo momento noi, voi state pagando a duemila immigrati il soggiorno su quattro navi da crociera”, ha aggiunto Salvini, “perché se tu vai in Australia, in Svizzera e negli Stati Uniti ti mettono in galera o ti rispediscono a casa, se sbarchi in Italia ti mettono su una nave da crociera. La soluzione della sinistra è spargere il problema, chiameranno in Comune a Chieti e voi avete la possibilità di scegliere il sindaco che dica, educatamente, rispettosamente, gentilmente, cristianamente, ‘no grazie, prima vengono gli italiani’. Se ci fosse un sindaco di sinistra alla domanda ‘ne prende 50?’ la risposta sarebbe ‘ma me ne mandi 250, perché solo 50?'”.