L’Aquila. Il Decreto di Agosto, in materia di accertamento e riscossione, si è limitato ad estendere l’arco temporale degli interventi agevolativi già’ contenuti nel Decreto “Cura Italia” e nel successivo “Decreto Rilancio”.
A spiegarlo è il commercialista di Pescara, Luca Orsini, secondo il quale in “assenza di nuove rottamazioni o condoni non si può parlare di pace fiscale, ma solo di una tregua”. “Il Decreto in parola” sottolinea “estende, infatti, dal 31 agosto al 15 ottobre 2020 la sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati ad Agenzia delle Entrate-Riscossione ‘regalando’ così ai contribuenti uno slittamento di 60 giorni (dal 30 settembre al 30 novembre) quale termine ultimo entro il quale dovranno essere effettuati i pagamenti posticipati in base ai vecchi decreti.
La sospensione riguarda anche la notifica delle nuove cartelle, dei pignoramenti e degli altri atti di riscossione, si parla di milioni e milioni di avvisi già pronti per essere spediti ai contribuenti, ma non i termini di scadenza della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” il cui termine “ultimo”(entro il quale effettuare i pagamenti delle rate in scadenza nel 2020) è rimasto fissato al 10 dicembre”.