Il Dl del 16 luglio 2020 recante misure urgenti per l’innovazione e la semplificazione introduce alcuni cambiamenti nel condominio, facilitando l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’esecuzione di interventi agevolati dal Superbonus del 110%.
Il decreto Semplificazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 luglio 2020, introduce interessanti novità anche in ambito condominiale. In particolare, sarà molto più semplice realizzare – pagando di tasca propria – interventi finalizzati alla rimozione delle barriere architettoniche ed eseguire lavori che beneficiano del Superbonus 110%.
Detto in parole semplici, questo significa che ciascun condomino potrà effettuare di sua iniziativa e a sue spese ogni intervento volto a migliorare l’efficienza energetica o ad abbattere gli ostacoli alla mobilità del condominio. Questo anche in assenza del raggiungimento di un’intesa comune, purché i lavori siano realizzati nel rispetto delle norme del Codice Civile e senza mettere in alcun modo a rischio la stabilità e la sicurezza dello stabile.
Come avvenuto in questo caso, capita spesso che le leggi collegate al regolamento condominiale subiscano delle modifiche. Per semplificarsi la vita, avere a disposizione utili strumenti di supporto sempre aggiornati, gli amministratori possono affidarsi a software per la gestione del condominio come Domustudio di Danea. Il programma consente di coordinare in maniera semplice e veloce tutti gli aspetti contabili e amministrativi dell’immobile, fornendo un costante aggiornamento in merito alle tematiche relative all’amministrazione condominiale.
Ma vediamo, dunque, di che cosa tratta il Decreto Semplificazioni.
Un’interessante novità è quella inerente al Superbonus, l’agevolazione che consente di detrarre un’aliquota del 110% dalle spese sostenute per aumentare l’efficienza energetica dell’edificio, eseguire lavori antisismici, installare pannelli fotovoltaici e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici
Ogni condomino potrà ora realizzare questo tipo di interventi sulle parti comuni a proprio vantaggio, anche in assenza del benestare dell’assemblea e finanziandoli di tasca propria.
Il secondo cambiamento è invece riconducibile all’eliminazione delle barriere architettoniche presenti all’interno o nelle aree di accesso allo stabile. Ciascun comproprietario avrà infatti il diritto di installare, sempre di propria iniziativa, qualsiasi dispositivo che faciliti il superamento di ostacoli di natura fisica. Accollandosi la spesa, un condomino potrà quindi decidere in completa autonomia di collocare nello stabile un ascensore, un montascale o uno scivolo, a seconda delle sue esigenze e dell’idoneità della soluzione scelta.