San Vittorino. Quasi 9 ettari di terra ad uso civico a ridosso del Teatro e dell’Anfiteatro Romano di San Vittorino concessi ad un privato al canone di soli 500€ l’anno per realizzare un poligono di tiro.
Sono queste le motivazioni che hanno spinto il Comitato per tutela di S.Vittorino Amiterno a fare ricorso al TAR e un Esposto alla Corte dei Conti, impugnando i provvedimenti con cui la Regione Abruzzo, il Comune dell’Aquila e il Comune di Pizzoli hanno concesso ad un soggetto privato Colle San Mauro, un territorio di uso civico che quindi, per definizione, dovrebbe essere destinato ad attività agro-silvo-pastorali o ad altre attività di interesse collettivo. I dettagli di questa vicenda sono stati esposti questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’Avv. Fausto Corti, del Prof. Fabrizio Marinelli, Ordinario dell’Università dell’Aquila e di Nello Alfonsetti, vice presidente ADUC di Preturo.
“L’operazione effettuata da Comune dell’Aquila, Comune di Pizzoli e Regione Abruzzo” dichiara l’avvocato Fausto Corti “oltre a violare i diritti dei naturali di San Vittorino, poiché consente ad un privato di godere in via esclusiva di un ampio compendio territoriale che per legge è destinato all’uso collettivo dei cives di San Vittorino, interferisce negativamente anche sull’eccezionale patrimonio dell’area, stante il fatto che il poligono si trova a ridosso dell’Anfiteatro di Amiternum. Inoltre, appare evidente il rilevante danno contabile prodotto con la concessione disposta in favore dell’associazione privata dal Consiglio Comunale di Pizzoli e dalla Giunta dell’Aquila, accettando alla cieca l’irrisorio canone offerto dall’associazione privata che gestisce il poligono, e cioè 500€ annui, con la motivazione che questa avrebbe dovuto eseguire opere costose per istallare il proprio poligono di tiro. Tale esigenza avrebbe dovuto essere indifferente per i Comuni di Pizzoli e L’Aquila perché riguardava le infrastrutture necessarie al privato per svolgere la sua altrettanto privata attività, sicché non avrebbe potuto incidere sull’ammontare del canone di concessione.
In sostanza, i Comuni di Pizzoli e L’Aquila hanno accettato di finanziare con denaro della collettività, mediante lo sconto del canone concessorio, le opere necessarie alla realizzazione del poligono di tiro, attuando una condotta oggettivamente lesiva degli interessi patrimoniali degli enti che essi rappresentavano”. Di fatto poi, la posizione del Comune di Pizzoli è stata accettata e fatta propria in ogni clausola anche dal Comune dell’Aquila che in tal senso si è espresso con apposita delibera della Giunta che ha accettato integralmente la concessione stipulata dal Comune di Pizzoli, condividendone anche la rinuncia ad un equo canone concessorio”.
Per quanto riguarda gli usi civici di San Vittorino, il Prof. Fabrizio Marinelli ha parlato della sentenza del Commissario per gli usi civici del 24 febbraio 1988 con la quale si stabilisce che i terreni in questione, dove si trova il poligono di tiro, sono di uso civico e quindi viene disposta la definitiva chiusura delle cave che si trovano abusivamente su tali beni. “Si tratta soltanto di stabilire se il demanio in questione appartiene ai naturali di Pizzoli, dell’Aquila” dichiara Marinelli “o, come appare maggiormente fondato, ai naturali di San Vittorino. Ma, a prescindere da tale aspetto, e a tacer d’altro, l’autorizzato mutamento di destinazione chiesto dai comuni di Pizzoli e dell’Aquila, ed autorizzato dalla Regione Abruzzo, è sicuramente illegittimo, quanto meno perché difetta l’interesse pubblico che è presupposto, appunto, del mutamento di destinazione”.
La conferenza stampa si è conclusa con l’intervento di Nello Alfonsetti che ha parlato degli effetti pragmatici della nuova legge sugli usi civici, la L168 del 2017. “Un Dominio Collettivo dei naturali di San Vittorino si rende opportuno” dichiara Alfonsetti “perché il riconoscimento come ordinamento giuridico primario della comunità originaria dotato di capacità di autoformazione e di autonomia statutaria pone il Dominio su un piano di parità e non di subordinazione rispetto al comune e Regione. Dalla comunità organizzata e dall’opera dell’amministrazione dipenderà la corretta gestione del patrimonio del Demanio con la prerogativa di conoscere, usare, amministrare e difendere il bene ed il vincolo di destinazione.”
“San Vittorino è un luogo magico” dicono dal comitato per la tutela “abbiamo il teatro, l’anfiteatro, l’acqua, le antenne, i terreni per il pascolo. Sono tutte ricchezze che devono essere valorizzate e devono essere investite per la collettività di San Vittorino. Siamo davvero amareggiati per l’indifferenza e l’arroganza mostrata dai comuni dell’Aquila e di Pizzoli e dalla Regione Abruzzo nei confronti delle istanze presentate da alcuni residenti della piccola frazione. Si spera che, almeno attraverso la giustizia, i nostri diritti vengano riconosciuti”.