Chieti. Nella Asl da mesi è scattata un’ampia operazione di ristrutturazione degli uffici e degli incarichi per risanare situazioni di illegalità o di incompatibilità che nella Asl erano molto diffuse, soprattutto a Lanciano e Vasto, ma anche a Chieti. E’ stato realizzato un controllo abbastanza ampio di medici ed infermieri dal doppio lavoro, con un richiamo alle norme sull’incompatibilità con un rimescolamento degli incarichi apicali nei Distretti e con tutta una serie di iniziative che hanno prodotto anche alcuni pensionamenti e licenziamenti. In aggiunta sono stati rifatti i regolamenti dell’attività intramoenia che adesso si può svolgere solo in ospedale, dopo la chiusura di quella allargata che si prestava a certe evasioni di versamenti. Ora tutte le prestazioni passano solo per il Cup e la sua cassa. Senza scorciatoie e senza trattenere il 50% della parcella che doveva essere versato e che invece è stato trattenuto, come hanno dimostrato recenti episodi di cronaca giudiziaria. In realtà sembra che proprio su quest’ultimo settore di intervento si sia sviluppata in contemporanea un’inchiesta che nel novembre scorso ha già portato i Nas. Dall’inchiesta è emerso che il lavoro in intramoenia avrebbe bypassato tutti i controlli, consentendo incassi non registrati dalla Asl e producendo un danno economico di centinaia di migliaia di euro. Il tutto veniva attuato attraverso le segretarie private o gli specializzandi utilizzati anche per questo lavoro di segreteria. Già più di due anni fa, la GdF di Chieti aveva iniziato ad interessarsi delle segnalazioni sul cattivo funzionamento del Cup, sui versamenti in contanti (peraltro vietati) di alcuni meidci alla cassa Cup e sui mancati controlli da parte della Asl, ma poi non se ne è saputo più nulla. Tuttavia per altre strade si è giunti ancora una volta al groviglio inestricato dei controlli e degli incassi mancati che stavano creando problemi importanti alla Asl.