L’Aquila. “È il caso di dire ci risiamo, la vicenda Supermercato Oasi, fa il paio con il mancato passaggio di consegna definitiva della piscina comunale come previsto dal relativo bando di gara. Tutto ciò a discapito dell’occupazione nel nostro territorio”, ha denunciato il coordinamento Csz Uil di Sulmona.
“Nella vicenda piscina comunale il rischio di una perdita occupazionale è stata risolta solo grazie
all’intervento della nostra Os Uil di Sulmona, attraverso accordi sindacali. Ci uniamo alla solidarietà espressa dagli imprenditori locali alla società e ai lavoratori, impiegati nel sito, per il disagio creato dal rinvio dell’apertura dell’attività commerciale. se tale ritardo fosse stato provocato dalla incapacità gestionale e organizzativa dell’apparato comunale, sarebbe inammissibile e non giustificabile, poiché essa ha già provocato un doppio danno: uno alla Società che ha investito diversi milioni di euro per realizzare un insediamento nel nostro territorio e l’altro alla perdita d’immagine del territorio, che rischia di far allontanare gli eventuali investitori. Inoltre, visto il comunicato dell’amministrazione comunale, riteniamo che decisioni importanti come quella di scegliere su quale settore investire per la rinascita del territorio Sulmonese e Peligno debbano essere condivise con tutte le parti sociali, attraverso la convocazione urgente di un tavolo di confronto, in quanto non potrà essere il settore del turismo, da solo, a risollevare le problematiche occupazionali esistenti. ricordiamo a tutti ad oggi, soprattutto durante il periodo di chiusura relativi alla pandemia Covid-19 sono gli insediamenti, attualmente presenti nel nostro territorio, industriali, artigianali e commerciali che hanno mantenuto l’economia locale e sostenuto le famiglie del territorio Peligno”.
“Pertanto secondo noi va svolta un’azione forte, oltre che condivisa, di sostegno al progetto di
trasversalità Tirreno Adriatico e la Zes Abruzzo con tutte le possibilità di attrarre investimenti in
esso connesso, ed alla realizzazione del progetto di velocizzazione della rete ferroviaria Roma-Pescara. Auspichiamo che il problema venga risolto il più presto possibile augurandoci che gli ultimi
avvenimenti collegati alla pandemia Covid-19 non vengano utilizzati quali giustificativi di ulteriori
ritardi”.