Pescara. Nove nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo: sette fanno riferimento ai 50 migranti arrivati da Lampedusa ed ospitati in una struttura di Moscufo. Si tratta di nuclei familiari che erano risultati negativi al test sierologico. Sottoposti a tampone, sono risultati positivi. Nel pomeriggio si è svolta una riunione tecnica di coordinamento in Prefettura: massima attenzione è stata richiesta al gestore del Centro affinché i migranti risultati positivi all’interno della struttura vengano isolati da tutti gli altri.
“La Asl, a sua volta”, si legge in una nota della Prefettura, “è stata sensibilizzata affinché assicuri un continuo monitoraggio della situazione ed ha assicurato che la ripetizione dei controlli avverrà mercoledì 5 agosto, nel rispetto dei protocolli sanitari. Sul posto è altresì intervenuta, fin da sabato 1 agosto, l’Unità Speciale per la Continuità Assistenziale (Usca), per garantire il controllo tempestivo di eventuali sintomi che dovessero manifestarsi. Un ringraziamento è stato inoltre rivolto alle Forze di Polizia, grazie alle quali non si è verificato alcun allontanamento dei migranti, nella consapevolezza che continuerà ad essere attuata la massima vigilanza al fine di evitare ogni contatto con la popolazione locale nella fase di sorveglianza sanitaria”.
Il totale dei pazienti affetti da Covid-19 in Abruzzo sale a quota 3.398. Non si registrano decessi recenti: il bilancio delle vittime è fermo a 472. Risale il numero degli attualmente positivi al virus, che sono 124: 17 pazienti sono in ospedale, uno dei quali in terapia intensiva, gli altri 107 sono in isolamento domiciliare. I guariti o dimessi salgono a 2.802. Dall’inizio dell’emergenza sono stati eseguiti complessivamente 130.877 test. Del totale dei casi positivi, 260 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+1 rispetto a ieri), 843 in provincia di Chieti, 1628 in provincia di Pescara (+8), 640 in provincia di Teramo e 27 fuori regione.