L’Aquila. “Nel rogo di Arischia sono andati in fumo circa 100 ettari di bosco di Pino nero, frutto di un rimboschimento effettuato negli anni Trenta. Questa mattina il rogo è stato in pratica risolto.
Si tratta di una zona A2 del parco quindi a cavallo dei confini. Abbiamo già capito il punto di innesco l’orario e il luogo da dove è partito l’incendio. Ora però ci dà più problemi incendio di Cansatessa che è comunque fuori dal parco”. Così il presidente del Parco Nazionale Gran sasso Laga Tommaso Navarra spiega cosa sta succedendo nell’aquilano. “Su Arischia ci siamo fatti le idee chiare, in quella zona non abbiamo avuto problemi col Parco, c’è una forte tradizione di protezione della natura”, chiarisce.
Intanto, è arrivato anche l’Esercito all’Aquila, in località Cansatessa, a domare il fronte del fuoco di circa 500 metri di lunghezza. Gli uomini del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila, sono stati inviati dalla Prefettura su richiesta della Protezione Civile regionale e stanno impiegando i grandi mezzi per contenere il fronte di fuoco. Una cisterna 6×6 per il trasporto di 8.000 litri di acqua insieme a due camion con 4.000 litri d’acqua ciascuno sono saliti fin sotto la linea di fuoco per rifornire i pick-up dotati di idranti della Protezione Civile. E’ al lavoro un mezzo apripista cingolato per creare una linea tagliafuoco per impedire alle fiamme di arrivare all’abitato di Cansatessa.
E’ stato inoltre installato un ponte radio a Monte San Franco per garantire la funzionalità delle telecomunicazioni tra le squadre a lavoro. Sta arrivando anche il Soccorso Alpino Militare con le motoseghe per tagliare gli alberi e creare uno sbarramento al fronte delle fiamme a ridosso dell’abitato. Attualmente ci sono 50 persone a lavoro tra Esercito, vigili del fuoco e Protezione Civile.