Teramo. Il complesso di proprietà della Asl a Contrada Casalena risorge a nuova vita. Questa mattina il direttore generale dell’azienda sanitaria Maurizio Di Giosia, ha infatti presentato, insieme all’architetto Marco D’Annuntiis e alla presenza del sindaco Gianguido D’Alberto il progetto di riqualificazione dell’area, che prevede oltre al rafforzamento della destinazione sanitaria del complesso anche la realizzazione di un parco lineare e di un insediamento a destinazione mista residenziale, commerciale e direzionale.
Il progetto, che prende forma in un programma integrato di intervento affidato nel 2018 a Marco D’Annuntiis, andrà di fatto a modificare l’ambito urbano di contrada Casalena, “contribuendo così a un innalzamento della qualità del vivere, dell’abitare e del lavorare”, come sottolineato dalla Asl. Il programma proposto, che interessa una superficie complessiva di 23, 5 ettari, si articola in tre interventi: la riqualificazione del complesso sanitario, attraverso la riorganizzazione degli edifici in buono stato, la demolizione degli edifici degradati e la riedificazione di parte delle volumetrie demolite; la realizzazione di opere di riqualificazione urbana attraverso l’integrazione di spazi pubblici già esistenti, in modo da costituire un vero sistema di spazi pubblici che collegherà gli insediamenti di Casalena con le aree urbane di Colleatterrato e Colleatterrato alto., con la previsione di un “parco lineare” che integrerà funzionalmente le tre aree; la realizzazione di un nuovo insediamento, di raccordo tra quelli esistenti, a destinazione mista residenziale – commerciale – direzionale.
“Questo programma di riqualificazione urbana di un’area che da troppi anni è visibilmente degradata e che, di fatto, rappresenta un luogo chiuso e avulso dal contesto cittadino – ha dichiarato Maurizio Di Giosia – è un’ulteriore forma di apertura che la Asò intende perseguire nei confronti delle altre Istituzioni e della cittadinanza, secondo uno spirito di rinnovata coesione e partecipazione sociale, di integrazione delle risorse e di sostenibilità dello sviluppo.”