Pescara. “Spiace constatare che la banda della disinformazione stia già fornendo la colonna sonora al circo mediatico, rendendo un pessimo servizio alla verità e soprattutto a quei cittadini pescaresi che da tempo chiedevano di porre fine alla situazione di degrado e di sporcizia che insiste sul tratto iniziale della strada parco, tra via Leopoldo Muzii e il conservatorio”.
A sostenerlo è il sindaco di Pescara, Carlo Masci, dopo le contestazioni del centrosinistra sul suo intervento in prima persona per demolire una fontana inutilizzata. “Spiace che ancora una volta” sottolinea Masci “le notizie non vengano deontologicamente verificate, ma rilanciate ‘per sentito dire’ con tutto il bagaglio di falsità frutto di distorsione politica. Il sindaco di Pescara Carlo Masci non ha affatto ‘tolto l’acqua ai senzatetto’, come qualcuno si è affrettato a sostenere con molto effetto e poca o nulla conoscenza dei fatti, perché la fontana abbattuta non erogava affatto acqua da molto tempo, ma in compenso era un ricettacolo di rifiuti della peggior specie, un orinatoio a cielo aperto e un riferimento per loschi traffici”.
“I residenti, stanchi di dover sopportare risse tra ubriachi di giorno e di notte, esasperati dall’uso della strada, delle vetrine dei negozi e delle serrande dei garage come bagni all’aperto” spiega il sindaco “hanno chiesto al Comune di intervenire per far cessare un vergognoso stato di cose e di riqualificare la zona, come essa merita e come meritano tutti i pescaresi. Il colpo di martello che ha suscitato la patetica ironia di un’opposizione di centrosinistra senza idee e senza neppure il valore del bene comune, mi rende orgoglioso come sindaco e come cittadino. E così sarà in futuro ogni volta che il vivere civile sarà compromesso da comportamenti indecenti e non tollerabili. Al posto della finta fontana, ma reale cloaca sarà posizionato il centro di scambio dei monopattini elettrici.
Se l’opposizione si fosse informata avrebbe evitato questo penoso scivolone. In ogni caso sarebbe bastato dare un’occhiata alla fontana prima della demolizione, per avere riprova certa di chi porta acqua al mulino della disinformazione e della propaganda di bassa lega, e di chi opera e lavora per la qualità della vita a Pescara”.