Pescara. Non si è fatta attendere la replica di Carlo Masci, dopo il gesto simbolico di questa mattina che lo ha reso protagonista, suo malgrado, di un’altra polemica. Oggi infatti il primo cittadino ha provveduto a dare le prime martellate a due manufatti abbandonati ed è stato accusato di togliere l’acqua ai senzatetto della zona, come riportato dalla nostra testata.
Queste le sue parole:
“I soliti ignoti hanno messo in moto la consueta macchina del fango ai danni del sindaco di Pescara. Le truppe cammellate della fake-news prendono a prestito un gesto contrario al degrado della peggior specie, come l’abbattimento di due manufatti abbandonati da decenni, malridotti e usati come cassonetti dei rifiuti, di siringhe e di droga per inveire e sostenere che io avrei tolto l’acqua a quanti notte e giorno bivaccano in quel punto. Io a questo non ci sto, con la forza che mi danno i tanti miei concittadini che chiedono pulizia, sicurezza e una città più bella. L’abbattimento di quei vecchi manufatti, una fontana di serie e un cassone di copertura di tubi per irrigare, privi di valore, diventa ora un casus-belli evidentemente per puro interesse di bottega. Lì l’acqua non scorreva da decenni, i tubi erano inservibili, arrugginiti e pericolosi. Chi diffonde notizie false arreca un danno non solo alla verità ma ai tanti pescaresi corretti e non faziosi che da tempo chiedevano un’azione contro quell’angolo abbandonato sulla strada parco. Per quanto attiene all’uso del piccone, il mio è stato un gesto simbolico; il sindaco deve e può farlo quando vi sono di mezzo gli interessi della gente, e continuerò a farne altri. Il resto è, questo sì, propaganda di bassa lega, che la gente saprà sicuramente valutare”.