Pescara. “Non si è dimesso dalla sua carica di consigliere e, fatti salvi gli effetti della sospensione comminatagli dal Prefetto, è ancora nelle condizioni di poter favorire, anche per il tramite dei funzionari ancora in servizio nel Comune di Pescara, interessi illeciti di imprenditori interessati ad avere rapporti di natura economica con l’ente”. Così il gip Elio Bongrazio, dopo avere raccolto il parere negativo del pm Luca Sciarretta, nell’ordinanza con la quale ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, presentata dagli avvocati Gianfranco Iadecola e Nicola Lotti, per conto dell’ex assessore al Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi, uno dei cinque indagati nell’inchiesta sull’affidamento degli appalti per i grandi eventi.
Secondo il gip “non sono venuti meno i presupposti di applicazione della misura in atto sia con riferimento ai
gravi indizi che alle esigenze cautelari”. I legali di Cuzzi, al pari delle difese degli altri 4 indagati, l’ex assessore
Simona Di Carlo, l’esponente del Pd, Moreno Di Pietrantonio e gli imprenditori Andrea Cipolla e Cristian
Summa, nella giornata di oggi hanno presentato istanza di revoca delle misure cautelari al tribunale del riesame.
