Chieti. “Mai profughi agli Istituti Riuniti San Giovanni Battista di Chieti”. Il sindaco Umberto Di Primio ha occupato l’ingresso della struttura che ospita anziani e disabili come segno di protesta alla notizia dell’arrivo di 20 profughi. A fargli eco anche i cittadini,”No al centro di accoglienza”, così si legge in un lungo striscione sorretto da più persone, primo cittadino compreso. Di Primo è stato di nuovo candidato alle comunali del 31 maggio appoggiato da una coalizione che oltre al Nuovo Centrodestra, suo partito, è composta anche da Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia e due liste civiche. “I profughi non verranno ospitati all’interno degli Istituti Riuniti San Giovanni Battista di Chieti, né ora, né in futuro”, ha dichiarato fermamente il sindaco. “Gli Istituti Riuniti non si trasformeranno in centro di prima accoglienza o in centro di accoglienza per immigrati. Non permetteò’ a nessuno di svendere la storica struttura di via dei Cappuccini. A Chieti”, ha aggiunto Di Primio, “non possiamo accettare che vengano ospitati profughi. Avevo già scritto al prefetto che era inaccettabile l’idea di ospitare degli immigrati all’interno degli Istituti Riuniti San Giovanni Battista”, ha commentato il sindaco, “una struttura situata in pieno centro storico ed accanto ad una scuola primaria. Così, appena ho avuto notizia del possibile arrivo di 20 extracomunitari ho deciso di occupare, insieme ad alcuni cittadini e ai candidati delle liste che mi sostengono, l’ingresso di via dei Cappuccini per impedire l’accesso ai profughi. A noi si sono uniti anche alcuni dipendenti della struttura. E’ bastata questa azione per scongiurare oggi l’arrivo dei profughi. Il presidente degli Istituti, Recubini nominato da D’ Alfonso (presidente della Regione Abruzzo, ndr), faccia le sue strategie di accoglienza altrove”.