L’Aquila. La Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila si accinge ad una graduale ripresa delle normali attività ambulatoriali e di ricovero e ad una progressiva riprogrammazione per recuperare le prestazioni, tra visite ed esami a suo tempo prenotate dai cittadini ma la cui erogazione era stata bloccata dall’11 marzo scorso, a seguito del diffondersi dell’infezione da Coronavirus.
Si tratta di 45mila prestazioni circa, tra visite specialistiche ed esami diagnostici, erogate direttamente dalla Asl e dal privato accreditato, per le quali i cittadini non dovranno nuovamente prenotare ma saranno gradualmente contattati dalle Unità Operative presso le quali le prestazioni erano state prenotate, per proporre un nuovo appuntamento. Ricordiamo che anche durante il periodo di maggior incidenza dei contagi da Covid 19, sempre nel rispetto delle linee guida regionali, non è mai stata interrotta in nessun territorio l’erogazione delle prestazioni e degli interventi chirurgici urgenti e non differibili, naturalmente in situazione di massima sicurezza per pazienti e professionisti ed operatori. In questa ulteriore fase sussistono le condizioni per iniziare a recuperare gradualmente le prestazioni che erano state sospese, in quanto prive di ogni carattere d’urgenza.
Saranno messe a disposizione figure professionali dedicate al recall dei cittadini per il recupero degli appuntamenti non eseguiti. Inoltre, saranno richiamate da qui a breve anche le persone che devono recuperare gli esami legati agli screening oncologici.
“Le prestazioni sono certo tantissime”, spiegano il direttore generale Roberto Testa ed il direttore sanitario Sabrina Cicogna, “ma le recupereremo gradualmente mettendo in campo un grande sforzo organizzativo, con i professionisti dei nostri ospedali, i colleghi della specialistica ed il privato accreditato, soprattutto tenendo conto del periodo estivo, della riduzione del personale con le ferie ed il distanziamento sociale che ancora ci viene richiesto per il contenimento della pandemia e che ha condizionato la riorganizzazione di molti ambulatori specialistici con contrazione del numero di visite eseguibili in sicurezza di circa il 50%”.
Per quanto riguarda invece le prestazioni da prenotarsi da qui in futuro, i Mmg-Pls saranno coinvolti e coadiuvati nella salvaguardia delle prestazioni urgenti e prioritarie (classe U e B) e nel percorso di prenotazione delle prestazioni non urgenti che possono essere procrastinate. Da ultimo, si ricorda che il riferimento resta il medico di famiglia, figura fondamentale anche in questa fase, per evitare il super affollamento dei pronto soccorso, che già all’indomani della fine del lockdown sono stati letteralmente presi d’assalto. Una task force dedicata è al lavoro per redigere un documento, in accordo con l’ordinanza regionale n. 76, da condividere con il dipartimento sanità della Regione Abruzzo.