L’Aquila. Un impegno diretto e personale del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, per una rapida soluzione dei disagi che paralizzano il tratto autostradale delle A14 nel tratto tra l’Abruzzo e le Marche.
Ma anche la richiesta di esercitare una pressione nei confronti del gestore affinché riduca i costi dei pedaggi, perché “non è possibile che si impieghi più tempo a percorrere un’autostrada rispetto ad una strada statale, continuando ad applicare le stesse tariffe”.
Sono i contenuti della lettera inviata al Mit da ben 16 sigle del mondo dell’impresa e dei sindacati abruzzesi: Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nella nota, inviata anche al presidente della Regione, Marco Marsilio, e ai parlamentari abruzzesi, si ricorda alla De Micheli “il grave congestionamento che interessa attualmente un tratto rilevante dell’autostrada A14 Adriatica, tra l’Abruzzo e le Marche, importantissima arteria del Paese da mesi oggetto di vicende giudiziarie, con sequestri di numerosi viadotti, operati dal gip del Tribunale di Avellino, su manufatti ritenuti pericolosi per la sicurezza dei viaggiatori”.
Misura cui si sono aggiunti, dopo la ripresa delle attività post Covid, i lavori “di adeguamento alla normativa antincendio di numerose gallerie, che determinano una serie infinita di cantieri, con relative chiusure di carreggiata e circolazione a doppio senso di marcia”.