Pescara. Traguardi, novità, progetti futuri: è tempo di bilanci per il sistema ITS al termine di un anno importante che ha confermato il ruolo di assoluto rilievo degli Istituti Tecnici Superiori nel panorama della formazione tecnica professionalizzante.
In questa cornice si inserisce la Fondazione ITS Sistema Moda di Pescara, selezionata dal Ministero dell’Istruzione per presentare il progetto Blanket Refitting alla presenza del Ministro Lucia Azzolina venerdì 3 luglio nell’innovativa Virtual Venue Palladium, con l’obiettivo di raccontare il percorso virtuoso che gli studenti della Fondazione pescarese hanno intrapreso senza farsi bloccare dal Covid-19, e instaurando una straordinaria sinergia tra imprese e stakeholder, dando vita a un’esperienza formativa altamente qualificata, fatta di innovazione e industria 4.0.
La scuola post-diploma di moda ha conquistato l’attenzione della dirigenza ministeriale grazie al progetto Blanket Refitting che ha l’ambizione di dare nuova vita alla tradizionale coperta di lana abruzzese della storica Azienda Merlino di Taranta Peligna.
“Il ministero, dopo aver esaminato numerosissimi progetti, ha selezionato gli 8 più significativi e validi su scala nazionale e fra di essi spicca il nostro progetto Re-fitting – afferma entusiasta il direttore della Fondazione ITS Moda il professore Gaetano Grima. In occasione dell’ITS Day il progetto verrà insignito dell’importante riconoscimento ministeriale che vuole sottolineare e premiare l’approccio sostenibile al problema dell’over produzione della moda, nonché premia il grande lavoro dei docenti chenon hanno risparmiato energie in questa fase di “lockdown scolastico” nell’ideare un percorso di riconversione e reinserimento nel mondo dell’economia e della produzione dell’azienda Merlino di Taranta Peligna accendendo negli studenti una forte e fattiva passione”.
L’appello che tempo fa lo stesso Lanificio aveva lanciato accendendo l’attenzione sul rischio di chiudere la produzione aveva colpito gli allievi e così, dopo attenti studi sul prodotto tessile in questione e sui suoi possibili ri-utilizzi ne è nato un programma articolato ed ambizioso, che prevede la rinascita del tradizionale manufatto abruzzese in tre passaggi: RE-fitting (Partendo dagli scarti primari del magazzino), RE-thinking (Ripensare il prodotto in chiave nuova), RE-starting aziendale (Start up e recupero di 150 anni di saper-fare). Essenziale sarà l’utilizzo di nuove tecnologie, grazie alla preziosa consulenza e collaborazione della Azienda Bond Factory/Dyloan Studio di Chieti,
come l’ultrasuono, termosaldatura, termoformatura, taglio laser, embossed, ricamo digitale.
“La scoperta dell’antica manifattura locale ha aperto un mondo nuovo alle ragazze, che vogliono
imparare e sperimentare nuovi progetti in grado di unire tradizione e innovazione – dichiara la
professoressa Luciana Mastrolonardo, coordinatrice del metodo Design Thinking – toccando con mano la qualità e la bellezza di un prodotto che non deve perdersi. Si stanno dedicando a questo progetto con passione, come a recuperare una parte della nostra storia, che ha un potenziale enorme”.
Il progetto, dopo la presentazione al Ministero dell’Istruzione e al Dipartimento Management Università Ca’ Foscari, curatore del piano nazionale ITS 4.0, prevede la realizzazione di abiti da sposa, con un mood coordinato dalla modellista Tiziana Musa, docente ITS Moda, e ispirato all’Abruzzo e a Leonardo da Vinci, nei 500 anni dalla morte, il quale, studiando i telai del piccolo centro, lasciò dei disegni e trame che i tessitori di Taranta Peligna utilizzarono negli anni a venire, per creare le celebri coperte abruzzesi.
I capi che gli studenti della Fondazione ITS Moda di Pescara andranno a progettare e quindi realizzare
sfileranno in esclusiva in un evento che celebrerà i 150 anni della nascita del Lanificio.
Ma il sogno delle ragazze non termina qui: infatti puntano anche ad un Re-thinking della coperta
rendendola moderna e versatile. Inoltre, al vaglio dell’ITS Moda è l’idea di avviare Corsi dedicati
interamente all’utilizzo dei telai tarantolesi per comprenderne gli aspetti tecnici, meccanici e artistici, per avviare così, tra tradizione e innovazione una nuova fase aziendale per la coperta abruzzese.