Rapino.“Una delibera scritta in modo approssimativo dalla Giunta regionale stanzia 295mila euro destinati al Comune di Rapino per potenziare un depuratore non bene identificato. Nel territorio comunale ci sono due depuratori diversi, ma la Giunta di centrodestra non ha indicato con chiarezza a quale dei due dovranno essere destinati i fondi, parlando genericamente di un intervento per ‘Revamping impianto di depurazione nel comune di Rapino’. Un problema non di poco conto, anche perché parliamo di depuratori molto diversi tra loro per caratteristiche e livello di manutenzione. Uno, in Contrada Lucina, è di tipo civile e ha già ricevuto nel 2019 degli interventi di sistemazione idrogeologica da ACA. L’altro è di tipo industriale in Contrada Pretara, ed è stato costruito circa 20 anni fa, ma non è mai entrato in funzione. Per di più si trova in una posizione idraulicamente sconveniente rispetto alle zone industriali dei centri vicini, e soprattutto non ha un idoneo corpo ricettore nelle sue vicinanze. Per fare chiarezza sulla destinazione dei fondi, ho depositato un’interrogazione in modo da portare il caso all’attenzione del Consiglio regionale”.
Lo afferma il Consigliere regionale M5S Francesco Taglieri. “A giudicare dalle dichiarazioni che arrivano direttamente dal Comune di Rapino, sembra che i fondi saranno destinati proprio al depuratore industriale in Contrada Pretara, nonostante l’assenza di definizioni specifiche nella delibera. Una scelta che, se confermata, merita ulteriori valutazioni e approfondimenti, sia per le condizioni in cui la struttura versa, sia per l’annunciata conseguente dismissione del depuratore civile di Rapino, che tuttavia si trova in una posizione ideale per il trattamento dei reflui urbani, appare correttamente dimensionato, ha ricevuto di recente un intervento di consolidamento strutturale, e scarica in un idoneo corpo ricettore”.
“Si tratta di questioni tecniche – conclude – che saranno affrontate solamente in un secondo momento, dato che, ancora una volta, la mancanza di approfondimento che emerge da una delibera di Giunta che stanzia quasi 300mila euro di soldi pubblici, stoppa sul nascere ogni valutazione. Sarà in sede di Consiglio che la Giunta si prenderà le proprie responsabilità, dando spiegazioni sul perché non abbia chiarito fin dal principio ogni possibile fraintendimento, e soprattutto come abbia intenzione di utilizzare centinaia di migliaia di euro degli abruzzesi, considerando che già venti anni addietro sono state investite ingenti risorse senza alcun risultato. Questa confusione non fa bene e non può più essere il filo conduttore dell’attività del centrodestra in Regione”.