“Sui contagi da Covid-19 i numeri non vanno comunicati giorno per giorno in questa fase, perché questo porta a fluttuazioni importanti mentre oggi è più facile comunicare i dati perché, essendo i numeri inferiori, è possibile comunicarli in modo più fruibile per la popolazione e per i ricercatori”, queste le parole del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in un’intervista con il direttore di Fanpage.it Francesco Piccinini, di cui viene diffuso il testo.
I focolai, afferma Sileri, vanno affrontati e gestiti mentre su una possibile seconda ondata ha dichiarato che “quando si parla di seconda ondata uno pensa a 1000 morti al giorno, a terapie intensive piene e ospedali che non riescono ad accettare tutti i pazienti che hanno bisogno. Oggi questa evenienza appare poco probabile, oggi il virus circola molto poco. Mantenendo queste procedure di difesa il virus circola molto meno. Qualcuno afferma che abbia perso forza in termini di ‘cattiveria’ e questo non è scientificamente provato, oppure forza in termini di possibilità di
diffusione e questo è ampiamente dimostrato dai numeri che osserviamo ogni giorno. La clinica dimostra che i posti in terapia intensiva si stanno svuotando. Più probabilmente si svilupperanno focolai, come i casi di Mondragone e Bologna, che se vengono ben gestiti saranno sotto controllo. E’ quello che ci aspettavamo: i focolai non si significano una seconda ondata, ma che il virus circola sotto controllo”.
Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha invitato tutti a scaricare l’app Immuni e ha ricordato le poche regole che, se applicate, possono aiutare a non far crescere il numero dei contagi.”Io credo che
ci siano molti pregiudizi sull’app Immuni, perché i dati non vengono rintracciati e non c’è una schedatura”. Esprimendo dispiacere per i basso numero di download, ha aggiunto che è davvero utile e penso che possa aiutarci a ripartire più presto”.