Pescara. Il responsabile anti-corruzione di Aca, l’azienda acquedottistica pescarese, ha aperto un’istruttoria per verificare la compatibilità dell’ingegner Lorenzo Livello con l’incarico di facente funzione, affidatogli dal Cda dell’azienda in seguito alla revoca della fiducia all’ex direttore generale Bartolomeo Di Giovanni.
Il procedimento è frutto di un esposto presentato da Rifondazione comunista, nel quale si segnalava che Livello, direttore tecnico e vice direttore generale dell’ente, è stato recentemente condannato in primo grado a 3 anni di reclusione in un processo per tangenti e appalti truccati, e ad un anno e 4 mesi di reclusione, qualche anno fa, in un procedimento per inquinamento ambientale. Il responsabile anticorruzione dell’azienda, Antonio Castricone, in una missiva inviata agli autori dell’esposto, il segretario provinciale di Rifondazione, Corrado Di Sante e il consigliere comunale di Manoppello, Barbara Toppi, ha comunicato che saranno “valutati i profili di eventuali incompatibilità rispetto alle funzioni assegnate all’ingegner Livello dal Cda di Aca e conseguentemente eventuali abusi e incompatibilità”.
Sulla vicenda si sarebbe attivata anche l’autorità nazionale anticorruzione, sempre sulla base dell’esposto presentato da Di Sante e Toppi. “Ci auguriamo che sulla vicenda venga fatta presto piena luce” è il commento di Rifondazione attraverso una nota “poiché riteniamo che non ci possano essere ombre sull’azione di chi opera al vertice di un’azienda a capitale pubblico, nella gestione di un bene fondamentale e primario come l’acqua”.