Pescara. Nella mattinata odierna la Polizia di Stato, in esecuzione di una misura cautelare disposta dall’ufficio del Gip presso il tribunale di Pescara, ha tratto in arresto E.P., 44 anni, pescarese, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo deve rispondere dei reati di rapina (aggravata dall’utilizzo di un’arma e dall’aver agito per motivi abietti), lesioni volontarie aggravate, nonchè porto, senza giustificato motivo, di coltello fuori dalla propria abitazione.
Lo scorso 27 maggio, alle 2.30 circa, personale della sezione Volanti della questura di Pescara è intervenuto presso il locale pronto soccorso, dove era appena giunto, trasportato da ambulanza, un 35enne pescarese, con diverse ferite da arma da taglio, poi dimesso con una prognosi di 12 giorni.
L’uomo, apparso da subito reticente di fronte agli operatori di polizia, aveva riferito di essersi recato, accompagnato da un amico, a far visita ai propri genitori. Una volta uscito dallo stabile di residenza di questi ultimi, era stato aggredito da un soggetto sconosciuto che, senza proferire parola, lo aveva colpito con un coltello, fuggendo subito dopo a bordo di uno scooter.
Pochi giorni dopo, la vittima aveva sporto denuncia per quanto accaduto, ma anche questa volta le dichiarazioni fornite avevano indotto gli investigatori della squadra mobile della questura di Pescara a ritenere che non stesse raccontando tutta la verità.
I poliziotti, pertanto, hanno deciso di ascoltare nuovamente l’uomo, il quale, messo alle strette, ha chiarito tutti gli aspetti della vicenda, riferendo che quella notte era andato, accompagnato da un suo amico, presso l’abitazione dei suoi genitori e che, nella circostanza, aveva incontrato casualmente E.P., che abita in quello stesso stabile.
Terminata la visita ai familiari, mentre si accingeva a risalire a bordo dell’autovettura, era stato nuovamente avvicinato da E.P., il quale gli aveva chiesto se avesse della cocaina; al suo diniego e salito a bordo dell’auto, E.P., di rimando, aveva aperto la portiera e lo aveva colpito più volte con un coltello dicendogli “adesso mi dai la cocaina? La prossima coltellata ti prendo al cuore e ti ammazzo”. A quel punto la vittima, con alcuni precedenti anche in materia di droga, si è vista costretta a consegnare una bustina contenente una dose di cocaina, custodita nel portafoglio e, una volta allontanatosi l’aggressore, si è recato, sanguinante, presso l’abitazione dei genitori, dalla quale, tramite autolettiga, è stato trasportato in ospedale.
È stata sentita dalla squadra mobile anche la persona che lo aveva accompagnato in auto dai genitori, che ha confermato la versione fornita dall’amico, riconoscendo fotograficamente E.P.
Alla luce delle risultanze così acquisite, quest’ultimo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Pescara. Il pubblico ministero, titolare delle indagini, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza, ritenendo concreto e attuale il pericolo di reiterazione del reato, ha sporto istanza per l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere. L’ufficio del Gip, condividendo l’impianto accusatorio, ha disposto pertanto l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di E.P.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nella mattinata odierna dagli uomini della sezione antirapina della squadra mobile, che hanno rintracciato l’uomo nella sua abitazione, portandolo poi in carcere.