“Stiamo perdendo un’occasione: dovevamo sfruttare le temperature alte, nei giorni in cui il virus fatica maggiormente a circolare, per avvicinare allo zero la sua presenza. Invece, la discesa si è fermata”. E’ quanto afferma Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia presso l’Università di Padova e consulente della Regione Veneto per l’emergenza coronavirus, secondo quanto riportato dal quotidiano TgCom24.
Sempre secondo quanto riporta il giornale, Crisanti afferma, in un’intervista al Messaggero, che per capire la situazione “basta guardare i numeri della Lombardia: non si sta facendo il tracciamento dei casi, non li si sta cercando e isolando, perché altrimenti il calo sarebbe proseguito. E’ evidente che questo virus è sensibile al fattore climatico, ma questo fa aumentare i timori per l’autunno-inverno”.
“Avremmo dovuto sfruttare queste settimane per portare vicino a zero i casi positivi, in modo da ridurre al massimo la base di infetti per quando tornerà il freddo e la situazione climatica sarà favorevole al Sars-CoV-2. Non ci stiamo riuscendo. Non va bene. Non stiamo facendo la cosa giusta, e cioè il tracciamento”.
Crisanti, secondo quanto riporta TgCom24, conferma poi la possibilità di lasciare la Regione Veneto per andare a svolgere le funzioni di consulente per la Procura di Bergamo che indaga sulla mancata istituzione della zona rossa di Alzano e Nembro. “Non ho ancora una richiesta ufficiale, se mi chiamano sono disponibile, non mi tiro di certo indietro. Se mi chiamano, se si rileva un conflitto d’interesse, elimino il motivo dei conflitto d’interesse”.