Pescara. “Le affermazioni di Alberto Albani, coordinatore dell’unità di crisi istituita dalla Regione Abruzzo per l’emergenza Coronavirus, sono gravi e inaccettabili” afferma Roberto Tinari.
“Dichiarare che il presidio ospedaliero di Pescara è l’unico che può ambire a diventare Dea di secondo livello è non solo inopportuno da parte di chi dovrebbe garantire un ruolo di imparzialità nell’ambito della struttura deputata a gestire l’emergenza e non la programmazione sanitaria regionale ma sottende un disegno poco chiaro nonché umiliante verso il sistema sanitario delle aree interne e dell’ospedale regionale San Salvatore dell’Aquila che vanta le migliori eccellenze in campo medico ospedaliero. Le questioni da chiarire sono due, se Albani dice il vero, altri affermano il falso.
E’ pertanto necessario e doveroso fare chiarezza, quella chiarezza che la politica deve ai cittadini e che i cittadini si aspettano dalla politica. Sono d’accordo con il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel chiedere la rimozione di Albani da coordinatore della struttura di emergenza regionale.
In qualità di Presidente del Consiglio comunale del capoluogo di Regione, venuti meno i ruoli di imparzialità e terzietà che il dottor Albani avrebbe dovuto garantire, chiedo chiarezza in merito al piano di riordino regionale che, peraltro, prevede l’istituzione di quattro ospedali ad alta complessità nei quattro capoluoghi di provincia nonché la rimozione di Albani da responsabile dell’unità di crisi della Regione Abruzzo”.