“La sanità pubblica italiana deve puntare a raddoppiare le coperture vaccinali degli anziani, ferme a poco più del 50%”. È l’appello lanciato oggi da Italia Longeva, l’Associazione nazionale per
l’invecchiamento e la longevità attiva, nel webinar ‘Anziani, fragili, vaccinati: se non ora quando?’.
“La pandemia ci ha fatalmente ricordato che per i virus la fragilità è un terreno fertile dove attecchire”, commenta Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva e membro della CTS della Protezione Civile. “Un motivo in più per vaccinare tutti gli anziani contro l’influenza stagionale, ma anche contro le altre malattie che possono colpire più duramente da vecchi, rendendo così il Coronavirus più riconoscibile e con un’evoluzione clinica meno severa non andando a sovrapporsi in uno stesso soggetto. Tuttavia, dal punto di vista logisticoorganizzativo, bisognerà procedere in un modo diverso rispetto al passato”. Intanto, hanno ricordato gli esperti al webinar, il ministero della Salute ha emanato le linee guida per la prossima campagna di vaccinazione antinfluenzale.
“Oggi più che mai le persone anziane hanno diritto ad essere tutelate per tornare ad una vita
piena e quanto più normale possibile”, rileva Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute. “Per questo l’arma di difesa più utile è sicuramente il vaccino e proprio per questa ragione il Ministero della Salute ha stabilito di aumentare le coperture vaccinali degli adulti e degli anziani fragili”. Per raggiungere l’obiettivo di massima protezione degli anziani, alcune Regioni sono orientate a rendere l’immunizzazione obbligatoria per gli over-65 e gli operatori sanitari.