Si alza il grido di allarme dei piccoli Comuni turistici italiani sotto a 15mila abitanti alle prese con le dure conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus. Si rafforza l’adesione dei comuni in tutta Italia che sono diventati 46 dei 28 iniziali. L’appello, promosso dal Comune di San Gimignano, per salvare i piccoli comuni turistici, è stato inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai Presidenti di Camere e Senato e a tutti i capi gruppo parlamentari di Camera e Senato, in vista della conversione del “Decreto Rilancio” e dei prossimi provvedimenti governativi.
“Un fondo speciale che copra, almeno in parte, la riduzione delle entrate direttamente connesse con il turismo anche dei piccoli comuni” e “per garantire un minimo di liquidità per farci trovare in piedi quando i flussi turistici ripartiranno”.
Tra le richieste dei piccoli comuni turistici italiani, se le risorse saranno insufficienti, almeno strumenti e norme. Tra i primi la semplificazione delle procedure per gli investimenti locali, la semplificazione degli affidamenti, la semplificazione dei procedimenti di appalto ed esecuzione dei lavori, per mettere in circolo le poche risorse residue. Tra le seconde i comuni chiedono norme e garanzie che, in caso di eventuali disequilibri economici dei propri bilanci, si possa dare certezza ai Sindaci che potranno continuare a lavorare, dando la possibilità ai Comune di rientrare dagli squilibri determinati dal covid-19 nei prossimi anni.