Oggi, centinaia di laureati in Psicologia e Farmacia sono scesi in piazza davanti Montecitorio ed in molte altre piazze Italiane (Bari, Pescara, Catania, Bologna, Milano), sfidando il maltempo, per chiedere che l’esame di abilitazione sia tramutato in tirocinio abilitante: “la conditio si ne qua non per poter esercitare la professione, che segue la laurea quinquennale ed un lungo periodo di tirocinio non retribuito”. La manifestazione avviene per il secondo giorno consecutivo, ieri in piazza c’erano anche Biologi, laureati in Biotecnologie, in giurisprudenza, assistenti sociali e non solo. Tutti uniti per abolire l’abilitazione, che ritengono un “costoso sbarramento che ostacola l’accesso alla professione”. Parliamo di un esame i cui costi di iscrizione superano, in alcune sedi, i 400 euro. Gli organizzatori della protesta hanno ricostruito cos’è accaduto, rispetto all’esame di abilitazione, in questi ultimi mesi: “il 24 aprile viene approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM n. 38/2020. Con quest’ultimo il ministro Manfredi fa differire i termini della prima sessione degli esami di Stato, dal 16 di giugno al 16 luglio.
Successivamente, Il 29 aprile, viene approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM n. 57/2020. In quest’ultimo il ministro Manfredi, in deroga alle disposizioni normative vigenti, convoglia l’Esame di Stato di abilitazione all’esercizio delle nostre professioni – per la prima sessione dell’anno 2020 – in un’unica prova orale, da svolgersi in modalità a distanza, omnicomprensiva di tutte le materie previste dall’Esame di Stato canonico!. Nel prendere tale decisione, è detto in una nota “Manfredi consulta gli Ordini professionali per chiedere il loro parere: questi ultimi accordano il proprio consenso come riportato nella sezione iniziale dello stesso DM. Parliamo di una prova unica orale a distanza, che potrebbe rischiare di non garantire il diritto di omogeneità nel conseguimento dell’esame”. Pochi giorni fa, anche il presidente del Consiglio Nazionale degli Psicologi, David Lazzari, si è espresso in merito: “Dobbiamo uscire da questa situazione ambigua e inaccettabile al più presto, questo ho chiesto di persona al ministro Speranza nei giorni scorsi e questo chiedo al ministro Manfred”.
“A cominciare dall’esame di stato, che per gli Psicologi deve essere svolto, per i problemi della pandemia, con modalità analoghe a quelle delle altre professioni sanitarie”. I laureati in Psicologia e Farmacia “chiedono a gran voce di essere equiparati alle altre professioni sanitarie e che il tirocinio sia abilitante. L’esame di stato diventi tirocinio abilitante. Per tutti”.