Roma. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli, “denuncia l’impossibilità per i dirigenti scolastici di gestire in sicurezza la riapertura delle scuole senza che siano prima attuati degli adeguati (e permanenti) interventi di sistema”. Secondo Giannelli “al di là di singoli aspetti critici – le pressoché inapplicabili disposizioni sul distanziamento nei momenti ricreativi, la forte interferenza con la didattica del pasto consumato in aula e altro ancora – è necessario che l’Amministrazione centrale risolva con urgenza alcuni annosi problemi, resi più evidenti dallo stress-test causato dalla pandemìa”.
A fronte di ciò, avverte l’Anp, “deve essere tempestivamente formulato un protocollo di sicurezza che delinei con precisione le misure da adottare, in modo da limitare il margine valutativo delle singole realtà scolastiche e garantire al massimo l’incolumità di tutti; va sostenuta l’autonomia delle singole scuole attraverso un cospicuo adeguamento delle risorse economiche (apprezzabili ma non sufficienti quelle previste dall’articolo 231 del DL 34/2020) e soprattutto di quelle umane, con una tempestiva attuazione di quanto disposto dall’articolo 232 dello stesso DL 34 in materia di edilizia scolastica nonché una profonda rimodulazione dei quadri orari; sburocratizzare e snellire l’azione dei dirigenti scolastici, eliminando qualsiasi sovrapposizione di competenza con gli organi collegiali in materia di gestione delle risorse umane, economiche e strumentali; assicurare l’assunzione a settembre dei Dsga vincitori di concorso; e da ultimo rivedere la responsabilità penale datoriale in materia infortunistica, come da noi più volte richiesto, per renderla equa e sostenibile”.
In sintesi, conclude Giannelli: “chiediamo vincoli chiari, risorse certe, libertà di gestione e responsabilità sostenibili”.