Sulmona. Sul trasferimento di detenuti nel carcere di Sulmona, “che non sarebbe avvenuto nel rispetto delle norme anticoronavirus”, i sindacati della polizia penitenziaria proclamano lo stato di agitazione e chiedono per questo caso chiarimenti all’amministrazione penitenziaria. I rappresentanti di OSAPP-CISL FNS- UIL PA PP- USPP- CNPP, hanno inviato una nota al Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Abruzzo e Molise, per evidenziare una sorta di discriminazione subita in tempi di covid dalla Direzione del carcere di Sulmona.
I sindacati si dicono “esterrefatti e preoccupati” perché per gli ultimi due detenuti trasferiti nel penitenziario di Sulmona non sarebbero state seguite le indicazioni prescritte dal protocollo anticovid. I sindacati si chiedono ancora stante la caratteristica del detenuto assegnato in preda, tra le altre cose, ad un evidente decadimento psichico e già autore, sia all’interno che all’esterno dell’Istituto sulmonese di gravi disordini se addirittura non sia stata effettuata la richiesta pratica pre triage. Su questi casi i sindacati chiedono chiarimenti all’amministrazione penitenziaria, ritenendo che non
sarebbero state osservate le disposizioni anticoronavirus