Chieti. “Spiace dovermi ripetere ancora una volta, ma ritengo sia importante precisare di nuovo che questo governo regionale non ha affatto abbandonato l’idea di intervenire sull’ospedale a Chieti. Abbiamo però deciso di non percorrere la strada individuata dalla precedente giunta regionale di centrosinistra, che impatterebbe in modo devastante sul bilancio della Asl”. Lo puntualizza l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì.
“Fin dal mio insediamento – continua l’assessore – ho rimarcato che la giunta aveva aperto una riflessione sul progetto della precedente giunta, che aveva deciso di realizzare i nuovi ospedali ricorrendo alla massiccia compartecipazione del privato. Il motivo è molto semplice e lineare: per remunerare l’ipotizzato investimento dell’impresa, solo per Chieti sarebbe stato necessario sborsare un canone annuo di non meno di 20 milioni, per un periodo di 25 anni. Il tutto senza la prova di reali economie di gestione derivanti dalla realizzazione del nuovo presidio. Anzi, sarebbero state erose quote consistenti della spesa corrente (quella cioè destinata all’assistenza sanitaria e all’assunzione del personale) per saldare i canoni al privato”.
“Una circostanza ben nota anche l’ex assessore Paolucci, che il 2 febbraio 2018 attestò che i canoni sarebbero stati garantiti dal bilancio regionale. Per questo la giunta ha deciso di restituire alle Asl, all’assistenza e progetti di prevenzione collettiva, il fondo che era stato impropriamente assegnato al contributo per il progetto di finanza. Per gli interventi sull’ospedale di Chieti sono in corso interlocuzioni con lo Stato e la stessa Asl, per intercettare maggiori fondi pubblici ‘ex art. 20′ e rendere dunque il piano più sostenibile dal punto di vista finanziario. E’ questo il percorso che continueremo a perseguire”.